le serate estive attraggono fuori casa, nelle braccia fresche di mojiti, spritz e locali con luci simil-messicane, pure i veterani. nonostante un’età buona per spingere il passeggino, molti senza famiglia si ostinano a cercare il divertimento come lo cercavano quando nel passeggino potevano starci loro. io non sono tra quelli: senza famiglia sì, ma cacciatore di divertimenti non lo sono mai stato. sbadigliavo e avevo mal di schiena a 19 anni, figurati adesso. ogni tanto, però, mi piace ancora affacciarmi in quei locali all’aperto e scoprire che il numero di scoppiate e scoppiati come me si assottiglia e si disperde tra le nuove leve dove, se non sto attento, rischio di trovarmi in faccia un: “ma zio! cosa ci fai qui?” (colpa di qualche sorella che ha fatto razza molto presto).
comunque, se sono in ballo, ballo: una birra, la patatina col peperoncino, un’altra birretta, il pollo alla texana, un digestivo o forse due. poi, se per far vedere un po’ d’abbronzatura mi sbottono come califano e prendo freddo, la mattina seguente devo far colazione con caffè, imodium e due fette di limone.
come dice il mio amico pi, “son quelle serate che ogni tanto hai bisogno di fare per capire che non devi farle più”.
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6 commenti:
Sapevo saresti rientrato carico e fecondo
Pi
fecondo me avevo bisogno di ferie ;)
baci
-m
ma c'hai pure il petto villoso? (terza castroneria. ho concluso.)
ma in un giorno hai scritto 3 post??
ahahhaha
mi-ti-co.
Ciao Zio!;)
Saggio il tuo amico Pi, ci vuole l'età per ogni cosa :D
ciku, il giusto che fa impazzire le donne :)
mandorlì, triplete di post!
bau (sempre per la storia dello zio)
:)
mela, saggissimo! :)
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