giovedì 29 maggio 2014

bisogna innamorarsi del nuovo


innanzitutto, CIAO E GRAZIE a te che sei passata/o di qua, una volta o cento volte.
volevo dirti che, dopo sei anni, questo pozzo è esaurito e io parto in cerca di nuova acqua.
per il futuro non faccio programmi. magari tuitter, magari un altro blog. oppure niente, purché sia un niente frequentato da gente simpatica e che mi permetta di tenere cervello, cuore e culo in bicicletta.
di certo passerò a salutarti e a sbirciare le tue storie.
per me prendo solo un impegno: vedere ogni anno almeno un posto dove non sono mai stato, come suggerisce il dalai lama.
"bisogna innamorarsi del nuovo" (cit).

martedì 1 aprile 2014

precisi segnali che la primavera è ormai giunta


amica, amico,
appollaiati sulla scrivania come l’usignolo tra le gemme e declama con voce sicura il post che segue, lasciandoti accompagnare da questa melodia tra gli indizi di primavera.
il tuo capo ti caccerà, ma il tuo corpo ti ringrazierà.

il risveglio
messi alle spalle i rigori di un lungo inverno, gli orsi bruni e la cantante dei jalisse escono dal letargo.

dolci brezze
i piloti della moto gp tolgono il casco integrale e indossano il caschetto di raffaella carrà.

botanica
chiudono le serre, aprono le patte.

botanica bis
la brina lascia il posto alla prima rugiada sulle foglie e sotto alle ascelle.

animalìe
si schiudono le uova dei camilleri e le tartarughe pubblicano un nuovo libro (o è il contrario?)

animalìe bis
al calare della sera, il cincillà si accoppia svelto con i nuovi capelli di antonio conte.

copriti, pirla
se il tizio di fronte a me in tram esce in maglietta e senza calze con il fresco sole di fine marzo, a luglio indosserà una foglia di fico?

l’ormone non è un’opinione
se la tizia di fronte a me in tram esce in canottiera con il fresco sole di fine marzo, a luglio sarò già diventato cieco?

primizie di stagione
alla toilette del cinema, il tale che ha urinato prima di me aveva mangiato asparagi.

atleti indomiti rifioriscono
alle due di sabato notte le lancette degli orologi sono state spostate avanti di un’ora. purtroppo, si trattava proprio dell’ora in cui avevo programmato di fare jogging.
sarà per la prossima primavera.

lunedì 3 marzo 2014

scrivanie disperate. astenersi forconi


dopo aver concesso l’intervista all’amico cervellobacato, sono stato sommerso di proposte per cambiare lavoro. ma mi sono arrivate offerte che non accetterebbe nemmeno uno dei forconi. per alzare il livello delle trattative e agevolare i contatti, copincollo qui sotto il mio profilo linkedin.

esperienze professionali:
1975 – present (39 years)
founder, chairman, president
microsoft

altri impieghi attuali:
assistente alla poltrona di casa

in precedenza:
citofonatore junior per la “testimoni di geova spa”
project manager in stimmatizzazione per la “padre pio srl”
allargatore con expertise di scarpe strette

volontariato e beneficenza:
ho adottato a distanza pernilla, un’orfana svedese di 23 anni distribuiti su 177 centimetri di altezza, che conto di sposare entro l’anno

conoscenze linguistiche:
ottima conoscenza dello svizzero ticinese

conoscenze informatiche:
uso delle principali applicazioni in ambiente windows e macintosh. ampia dimestichezza con i principali social media. microchippato sotto pelle dagli alieni

formazione:
zoff, gentile, cabrini, oriali, collovati, scirea, conti, tardelli, rossi, antognoni, graziani

onorificenze:
cavaliere del lavoro e dello zodiaco
terzo classificato allo zecchino d’oro 1980 con il brano “e io tra di voi
premio activia 2011 per la regolarità intestinale

titoli nobiliari:
marchese delle schiscette

interessi:
- gastroenterologia: nel dicembre del 2005 sono stato al pronto soccorso perché, dopo aver mangiato il riso al nero di seppia, mi sono spaventato per il colore delle feci.
- running: nel 2014 conto di partecipare alla mia prima e ultima mezza maratona; lascio i proventi dei diritti d’autore del blog al gastroenterologo che mi dimise senza compatirmi più di tanto nel dicembre del 2005.

autorizzo il trattamento dei dati personali ai sensi del dlgs* 196 del 30 giugno 2003.

*se indovini che cosa significa “dlgs” vinci due biglietti per la serata-reading “metiu legge il decreto legislativo 196/2003” al teatro franco parenti di milano. seguirà cocktail al nero di seppia.
(réservez s’il-vous-plaît)

mercoledì 19 febbraio 2014

conversazione


si dice che da vicino nessuno è normale. ecco, cervellobacato è uno che non è normale nemmeno da lontano. lo seguo da un po' perché mi piace chi schiaccia il pedale sulla fantasia.
ci siamo incrociati nella rete, una rete piena di pesci che entrano ed escono quando gli pare, lui prendendo l'onda con lo snowboard (che hai voglia a spiegargli che non è un surf), io galleggiando su una botte di citrosodina.
ed è saltata fuori questa conversazione.

lunedì 10 febbraio 2014

se non dormo, mordo (il prosciutto)


il mio nuovo vicino di casa ha un cane che “certe notti fa un po’ di cagnara”, roba da castrare il suo padrone, ma senza anestesia. l'alternativa è farlo sfogare con alfredo, il mio gatto.
una di queste sere gli parlo: “alfredo, siediti un momento. è meglio che lo pigli in culo tu stasera, o che non dormo io tutto la vita?”.
quando parte l’ululato del cerbero condominiale, mi sveglio e il sonno se ne va’.
di solito accendo la tivù per ingannare la sinfonia.
ma il panorama dal piccolo schermo è desolante: il tamburello su raisport, l'899 “ascolta e godi” su telecity e le repliche di bonolis che mi braccano da diverse frequenze.
rischio di comprare un comò su telemarket, poi trovo rifugio su rainews.
primo servizio: indagato per tangenti, il direttore dell'agenzia spaziale italiana tenta la fuga. i carabinieri lo arrestano al confine con marte.
seconda notizia: il cadavere di una donna uccisa a milano trasportato fino a venezia in una valigia. pensa se non avessero inventato il trolley. avviso di garanzia al signor samsonite.
la cronaca, peraltro, mi fa venire una fame frenetica, specie la notte.
allora mi alzo, agguanto dei resti di pane e li abbino con del cioccolato al gianduia.
poi finisco delle patate arrosto avanzate a cena.
seguono alcune fette di prosciutto.
il tutto annaffiato dal suo bel chinotto san pellegrino.
caffè.
coperto (2 euro, e non c’è nemmeno la tovaglia di stoffa, dico).
sigla finale del tiggì delle tre.
coperta.
se stanotte la belva dietro la parete ulula di nuovo, e alfredo proprio non se la sente, tiro fuori il mio sassofono e rispondo a tono.

venerdì 24 gennaio 2014

michette, baffi e chiappe congelate. come non rimettersi in forma dopo le feste e accogliere con letizia l'atrofia


c'ho messo un po' ad accettarlo. quasi un mese, per la precisione. eppure, quel giorno durante le vacanze di natale mi sono quasi lussato una spalla affettando la pizza.
no, non era colpa della pasta, del forno o del pizzaiolo. è colpa dell'inerzia, il mio sport preferito.
passi per gli arti inferiori, che vantano la tonicità del pendolare, allenati allo scatto per conquistare un posto nell'unica carrozza riscaldata della “freccia delle risaie” e al salto per scavalcare le fisarmoniche dei giostrai, inseparabili compagni di viaggio tra le rotaie morsicate dalle nutrie.
ma la situazione degli arti superiori è drammatica: svitare la caffettiera mi dà il fiatone, e l'altro pomeriggio al parco mi sono prodotto un indurimento al bicipite lanciando il pane ai piccioni. per non parlare dei riflessi: la michetta, respinta dal piccione con un destro al volo, mi ha rotto una lente degli occhiali.
comunque lo sport, se non lo faccio, almeno lo seguo.
anzi, lo seguivo.
smisi dopo l'annullamento del gol in rovesciata di rummenigge in inter – glasgow rangers del 1984.
per il trauma mi crebbero anticipatamente i baffi: ero un bellissimo adolescente ma, tra il naso e il labbro superiore, setoloso come magnum p.i.
ora seguo solo lo slittino femminile, per via di quelle tutine aderenti sulle chiappe e di quei nomi tanto dolci e sexy delle azzurre in partenza per le olimpiadi invernali: innerhofer, kammerlander, sturmtruppen, hitler.