venerdì 25 febbraio 2011

viva l’oviesse

esseri umani di vent’anni che pesano trentasei chili. mucchi di vomito ai lati delle strade più “in” del centro. enormi paia di occhiali da sole che sembrano camminare da soli, accompagnati sotto braccio da uomini sculettanti vestiti color verde mela.
stamane sul tram pensavo di essere finito in un film di fantascienza post atomica. poi mi sono ricordato che a milano è la settimana della moda.

ancora sullo yoga

la pratica yoga offre inaspettati benefici, anche se capita la serataccia. questo devo tenerlo in considerazione, anche se ultimamente le mie serate sono movimentate come quelle di un seminarista astemio ed eunuco.
(nell’immagine puoi ammirare la savasana o posizione del cadavere. moooolto rilassante)

lunedì 14 febbraio 2011

san valentino

ho letto che la festa di san valentino sarebbe una grande fonte d’inquinamento. secondo una ricerca, infatti, fiori e gioielli, tra i regali preferiti dagli innamorati, sono anche generatori di gas serra e di seri danni ambientali. per esempio: spedire un mazzo di rose alla propria bella "costa" due chili e mezzo di petrolio e otto di co2.
perfetto. ma per obiettività adesso mi aspetto anche uno studio su quanto inquinano mariti e fidanzati per andare a puttane nel resto dell’anno. a meno che le escort non facciano lo sconto a chi si presenta con l’auto elettrica. in questo caso non parlo più.

martedì 1 febbraio 2011

fornelli disperati – rivoglio il mio palato

ho fatto la pausa pranzo al ristorante cinese: mica tutte le sere il mio fornello disperato può produrre la schiscetta per il giorno dopo e ogni tanto la mamma anziana non mi apre le porte del fortino con i rifornimenti. siccome al bar qua di fianco ultimamente fanno panini che non mangerebbe nemmeno il dottor house, mi sono addentrato con coraggio verso la città gialla. e ho puntato sullo spaghetto saltato alle veldule con gambeli al chili: una enormità.
nel pomeriggio ho passato ore di angoscia al peperone, davanti a un computer che non può nemmeno ribellarsi al mio alito.
dopo un pranzo così, la sensazione è che non riavrò più indietro il mio palato: forse è stato trafugato dai cinesi come mike bongiorno.