venerdì 5 dicembre 2008

“very superstitious, writing’s on the wall…”

certe sere mi siedo davanti alla tivù. poi, per fortuna, non mi ricordo più dove ho messo il telecomando. allora ripiego su un giornale dove può capitare d’imbattersi in un’intervista a una nota giornalista, moglie di un noto politico. leggiucchio distrattamente, fino a quando il botta e risposta prende una piega drammatica: si parla della crisi economica e delle sue cause. “tutta colpa del viola”, è la chiave di lettura. sì, il colore-porta-sfiga, da un po’ sdoganato dalla moda. mannaggia agli stilisti e agli italiani che lo portano: come non averci pensato prima? il viola è ormai dappertutto: bruciate quei tappeti da arcivescovado, per favore, buttate le camicie da paramento funebre e le sciarpe cinerarie. malmenate i trend setter dell’upim, dell’emporio armani e dell’ikea. e, soprattutto, chiedete scusa ai banchieri col conto in svizzera, ai finanzieri creativi, ai consulenti spacciatori di bond argentini, ai broker cocainomani: lasciate che si sfilino il senso di colpa (se ce l’hanno) che noi ci sfiliamo il maglione più ganzo che abbiamo.

e beccatevi ‘sto stevie:
http://www.youtube.com/watch?v=wDZFf0pm0SE

Nessun commento: