giovedì 4 dicembre 2008

sant'anonimo, intercedi per noi

nella coda del mattino c’è un anonimato affascinante. tutti uguali, uno dietro l’altro, tutti in fila. prima, seconda e, molto di rado, terza. camion, smart, suv e cinquecento. nelle orecchie, erretielle, digei, conigli che ruggiscono, radiopopolari, rassegne stampa, travestiti moralisti o compact disc. più spesso, telefonini. tutti a farsela passare, nell’attesa di scavalcare finalmente quel semaforo o quella rotonda messa lì da un assessore che deve aver studiato la viabilità a sumatra.
ma c’è sempre qualcuno che cerca di uscire dall’anonimato, e sfreccia beatamente a sinistra della fila rischiando il frontale con i salmoni che risalgono controcorrente. io preferisco restare quatto tra gli anonimi, a invidiare i salmoni che trovano acqua libera salvo in caso di frontale col protagonista del giorno. secondo me l’anonimato è ormai la più somma tra le virtù, e non solo se sei in coda al mattino. oggi ci credo davvero, a costo di essere ricordato come il secondo degli 883.
domani, poi, magari cambio idea e parto in quarta in corsia di emergenza, tanto le cose che scrivo qui hanno il valore di un giorno o due, come le farfalle. e certe volte nemmeno quello.

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