giovedì 6 novembre 2008

fornelli disperati (in collaborazione con l’anto-lì)

una lettrice consolidata di questo luogo di traccheggio digitale, fidanzata di un mio carissimo amico, mi ha dato involontariamente una grande idea: una rubrica periodica di cucina per casalinghi disperati. cucina semplice e accessibile, naturalmente. cucina commisurata alle capacità di quei disabili sentimentali e culinari che sopravvivono forzando scatolette di tonno ai piselli, ciucciando surgelati e incendiando toast. gli stessi che, nelle serate buone, sfruttano gli inviti degli amici che hanno la morosa che cucina bene. o che elemosinano un piatto caldo da amiche altrettanto disperate le quali, gettata alle ortiche ogni velleità di serata mondana, mettono in pratica gli eterni insegnamenti di nonna papera per l’affamato di turno. pensavo di chiamarla “la rubrica dell’anto-lì”, perché la mia amica-lì ha un debole per “mezzogiorno di cuoco”. però mi piace anche “fornelli disperati”. si accettano suggerimenti.
cominciamo con l’arrosto al limone, che l’anto-lì lo fa da dio.
“ingredienti: arrosto di vitello, 1 limone, pane grattuggiato, formaggio grana, olio, sale. fare rosolare la carne nell’olio, quando risulterà ben dorato da tutti i lati, ricoprirlo per 3/4 circa di acqua calda alla quale vanno aggiunte 2-3 fettine di scorza di limone (mi raccomando solo la parte gialla della buccia e non quella bianca!). salare. lasciare cucinare la carne a fuoco medio- basso e ogni tanto girarlo. a cottura quasi ultimata (nella pentola è rimasto circa mezzo bicchiere di fondo di cottura o qualcosa in più), levare la carne e aggiungere in parti uguali pane e formaggio grattugiati (circa 5 cucchiai di ciascuno), mescolare bene fino a ottenere una crema omogenea. affettare la carne e rimetterla nella pentola con la crema al limone”. e grazie all’anto-lì.
volendo, accompagnare con abbondante barbaresco per festeggiare i freschi s-barack-amenti alla casa bianca. se ce l'ha fatta lui, nulla è impossibile, persino che io faccia l’arrosto. e allora via, in tavola.
yes, i can.

3 commenti:

nikita ha detto...

seguo questo blog da un po' e devo dire :" GENIALE"

attenderò con pazienza le ricette di "fornelli disperati"

( a me piace tantissimo questo titolo della rubrica)
a prestissimo NIkita

Anonimo ha detto...

Grazie Métiu per avermi regalato un giorno di celebrità, fino ad oggi la massima popolarità l'avevo raggiunta dopo la partecipazione al Cantagallo con Papaveri e Papere di Nilla Pizzi...
e pensare che adesso il mondo intero digitanto su google arrosto e anto-lì saprà di me e del tuo blog (ho provato ed è così)...che soddisfazione!
Ti rinnovo pubblicamente i complimenti per il blog che trovo grandioso.
Un abbraccio a tutti i blogger di tango. Anto-lì

metiu (scappato di casa) ha detto...

sono commosso per gli attestati di stima. o forse perché ho scoperto da poco che il vero nome di nilla pizzi è adionilla. non saprei. fatto sta che sto piangendo.
scherzi a parte, posso solo dirvi grazie di cuore.

x anto-lì: non pensare di essertela cavata così. qui c'è gente che s'aspetta altre ricette, come avrai letto, quindi manda qualcosa rapidamente o sono rovinato.

abbracci