martedì 31 maggio 2011

“scappato di casa” porta culo! già pronti i tariffari

sono proprio contento: la futura mamma di cui parlavo qui ha trovato lavoro. un contratto volante di qualche mese, di quelli che van tanto alla moda. sempre meglio che una colica, come dice il mio amico b.
ora, è evidente che questo blog porta culo. e mi sembra legittimo lucrarci.
eccoti allora un menù con le mie prestazioni da yogi-mago-talismano-cartomante-massaggiatore-disperato (per maggiori info, citofonare “mamma ebe”).

se vuoi la mia benedizione laica: 10 euro

mettermi una mano sul culo (ancora sodo nonostante i 40) prima di un esame costa 150 euro. se sei una fanciulla ti dò 1 euro io, ma prima voglio vedere la foto, sennò son 150 anche per te.

last minute solo per chi ha fatto studi classici: fescennino con valore apotropaico a 250 euro. in pratica, vestito da antico etrusco ballo per due ore a casa tua al ritmo di “sono un ragazzo fortunato” di giovanotti. in un colpo solo puoi vincere la lotteria, ti torna a casa il cane scappato due giorni fa e tuo marito per tre sere consecutive – hai letto bene: tre sere consecutive! – non guarda le partite su sky.

offertissima estate 2011: post personalizzato benaugurante prima di un volo aereo con qualche low cost a pedali. paghi 25 euro a giugno, 33 a luglio e 40 ad agosto.
le tariffe sono da intendersi per voli di andata e ritorno. non rispondo se ti perdono la valigia.

post personalizzato benaugurante per trovare un lavoro precario estivo: 14 euro. astenersi aspiranti animatori: mordo.

post benaugurante per trovare la fidanzata: mi dispiace, qua penso di non poterci fare un tubo. e comunque, se te la trovo, voglio lo ius primae noctis. e 500 euro. vedi tu.

post benaugurante per trovare il fidanzato: 25 euro. al limite avrei anche un amico da presentarti, ma son contrario alle cose combinate. comunque dammi 15 euro in più e te lo presento.

le uniche reliquie disponibili al momento sono i peli che perdo per la casa e si radunano sotto il divano a mazzetti, tipo pacific trash vortex.
price: un mazzetto 2 euro, due mazzetti 3 euro, tre mazzetti devi aspettare che inizio a perdere i capelli.
stai pensando che costano mooolto meno del mazzo di fiori che hai preso alla morosa? sei una brutta persona.

le reliquie postume (denti, occhiali da sole, scorte di carne simmenthal, la maglietta dell’incredibile hulk con cui dormo) non le posso gestire io.
lunica cosssa chxe poso faare adeso è battere sulxclla tastieera conil naso perche lee manis ono occupatte sui maroni.

comunque l’appuntamento per tutti è al ponte delle barche di bereguardo dove, prima dell’estate, dovrei apparire a due pastorelle a bordo di una mountain bike.
le foto dell’apparizione costeranno 5 euro l’una fino all’avvio delle pratiche di beatificazione. poi metto tutto in mano al marketing e te la devi vedere con loro.

e se non credi alle mie doti taumaturgiche, ti risponderò con le imperiture parole del mago omar. che dalla tivù, a un anonimo ascoltatore che gli diede del ladro prima di chiudere la comunicazione, disse puntando l’indice verso la telecamera con tono minaccioso: “minchia, che se io saprei chi sei…”
“saresti un mago”, commentò qualcuno della gialappa’s.

giovedì 19 maggio 2011

il scignore scia con voi

molto del nostro modo di sentire e di vedere il mondo si forma nelle età del pannolino e dei pantaloni corti, dicono. ora, io non sono particolarmente anti clericale, però trovo sempre una vena un po’ ridicola in diverse faccende che riguardano la chiesa. chissà perché.
forse perché, quando mi portavano a messa ai tempi delle scuole elementari (salvo matrimoni, funerali e qualche comparsata qua e là le mie ultime funzioni risalgono a quell’epoca), guardavo e ascoltavo dal basso verso l’alto dell’altare un parroco con un buffo difetto di pronuncia: una “esse” che diventava una “scc”, morbida morbida. come quando ti balla la dentiera o hai bevuto troppo o tutte e due le cose insieme.
prima di congedarci, quel don di cui non ricordo il nome recitava: “il scignore scia con voi”. e noi: “e con il tuo spirito”.
io subito m’immaginavo sulle piste con mia sorella, gesù di nazareth, il suo babbo – un dio del super-g ma anche temibile agitatore di valanghe, se non facevi tutti i compiti per il lunedì – la sua mamma, mio cugino, gustavo thoeni (un altro con la “scc”), pierino gros e lo spirito del parroco in tuta bianca aderente con finale a zampa di elefante (erano gli anni settanta, beibi).
in realtà, come tutti i bambini di famiglia semplice, a sciare ci sono andato quasi mai. noi siam cresciuti a “bandiera” in cortile e sudate a pallone in strada, nei prati o all’oratorio. così, quando mi capita di uscire con qualcuna che ha fatto equitazione e badminton, per non addormentarmi ripenso a quelle sciate immaginarie della domenica mattina.

mercoledì 18 maggio 2011

un regalo per me

“time, it opens all wounds and trust
gonna put me in the tomb the world isn’t mine
the world isn’t mine to save
i can’t afford to lose what
you resell, throw ‘way

and i don’t even know myself
what it would take to know myself
i need to change, i don’t know how
don’t give up on me now

it’s not what we do
it’s what we do, it’s what we feel
takes all you have to stare it down
and whisper devil no deal
and i don’t wanna fight
don’t wanna fight my father’s war
you can wait your whole life
not knowin what you’re waiting for

and i don’t even know myself
what it would take to know myself
i need to change, i don’t know how
don’t give up on me now”

ben harper, “don’t give up on me now”

http://www.benharper.com/media/videos/dont-give-me-now
http://www.youtube.com/watch?v=6ha1qu3m9be
http://www.youtube.com/watch?v=hc14-dbhtrq

martedì 17 maggio 2011

fornelli disperati – donne, correte, i cocomeri esplosivi! ultimissima

http://www.tmnews.it/web/sezioni/news/PN_20110517_00128.shtml: cazzo, forse questo non lo mangerei nemmeno io.
però, dipende: metti che la mamma per tre week end consecutivi m’impedisce di fare la spesa nel suo frigo. sospendo il giudizio, va.

grazie

grazie è una parola che si usa poco. oggi voglio usarla io e la mando, tutta bella infiocchettata, ai “pazzi che mi leggono” lì sotto a sinistra. grazie.

venerdì 13 maggio 2011

crepi il lupo

và per i 29, è intelligente, non paracula, un buon percorso di studi, asciutta nei rapporti ma non se la tira e ha già qualche anno di esperienza lavorativa nel roboante e luccicante mondo della comunicazione. dopo curriculum in formato europeo, italiano e marziano, stage e ri-stage, qualche anno fa le arriva “l’opportunità”, come dicono quelli bravi: un contratto di apprendistato in una redazione. ci si butta, impara, lavora sodo, scrive articoli, fa la hostess alle fiere, sposta scatoloni, ferie pagate, qualche sabato e qualche domenica gratis. con la prospettiva – al termine degli anni di tirocinio – di essere assunta.
poi, arriva la crisi. almeno così le dicono. il contratto scade e di trasformare l’apprendistato in un tempo indeterminato non se ne parla più: all’azienda costerebbe troppo. risultato: è disoccupata. ma non licenziata, ahilei, e quindi per il momento non ha diritto al sussidio per la disoccupazione. sottili, inculanti, differenze.
la mancata “prosecuzione del rapporto” le viene comunicata qualche mese prima. così ha un po’ di tempo in più per organizzarsi e ricominciare: ri-curriculum in formato europeo, italiano e marziano, qualche colloquio e le prime nausee. le nausee, però, non c’entrano col fatto che l’unica proposta di lavoro arrivata in tre mesi è di mezza giornata come venditrice di sciampi senza il fisso. no, le nausee c’entrano col fatto che da un mese aspetta un bambino.

non so perché ho scritto questa storia. forse perché a differenza di un sacco di cose che metto qui è tutta vera, è seria, è brutta, è bella. soprattutto perché, anche se non lo leggerà mai, volevo fare un in bocca al lupo a una futura mamma disoccupata e al futuro figlio di una mamma disoccupata.

terremoti, ultimissima

alla fine il terremoto a roma non c’è stato. in compenso la terra è tremata nella murcia, in spagna, dove si erano temporaneamente rifugiati circa 387mila prudentissimi romani.

martedì 10 maggio 2011

scioglimenti, ultimissima

la chiesa è allarmata per la riduzione dei ghiacciai. l’ho letto stamattina sul giornale. la pontificia accademia delle scienze sta infatti studiando l’impatto dello scioglimento dei ghiacci sull’ecosistema.
sono piacevolmente sorpreso: pensavo si occupassero solo dello scioglimento del sangue di san gennaro.