venerdì 13 maggio 2011

crepi il lupo

và per i 29, è intelligente, non paracula, un buon percorso di studi, asciutta nei rapporti ma non se la tira e ha già qualche anno di esperienza lavorativa nel roboante e luccicante mondo della comunicazione. dopo curriculum in formato europeo, italiano e marziano, stage e ri-stage, qualche anno fa le arriva “l’opportunità”, come dicono quelli bravi: un contratto di apprendistato in una redazione. ci si butta, impara, lavora sodo, scrive articoli, fa la hostess alle fiere, sposta scatoloni, ferie pagate, qualche sabato e qualche domenica gratis. con la prospettiva – al termine degli anni di tirocinio – di essere assunta.
poi, arriva la crisi. almeno così le dicono. il contratto scade e di trasformare l’apprendistato in un tempo indeterminato non se ne parla più: all’azienda costerebbe troppo. risultato: è disoccupata. ma non licenziata, ahilei, e quindi per il momento non ha diritto al sussidio per la disoccupazione. sottili, inculanti, differenze.
la mancata “prosecuzione del rapporto” le viene comunicata qualche mese prima. così ha un po’ di tempo in più per organizzarsi e ricominciare: ri-curriculum in formato europeo, italiano e marziano, qualche colloquio e le prime nausee. le nausee, però, non c’entrano col fatto che l’unica proposta di lavoro arrivata in tre mesi è di mezza giornata come venditrice di sciampi senza il fisso. no, le nausee c’entrano col fatto che da un mese aspetta un bambino.

non so perché ho scritto questa storia. forse perché a differenza di un sacco di cose che metto qui è tutta vera, è seria, è brutta, è bella. soprattutto perché, anche se non lo leggerà mai, volevo fare un in bocca al lupo a una futura mamma disoccupata e al futuro figlio di una mamma disoccupata.

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