domenica pomeriggio d’estate, riposo forzato. parte uno scambio di mail con un altro senza famiglia. si parla di coliche, donne pazze, lavori irregolari come le montagne russe, afa e paturnie.
poi l’amico mi scrive: “io non ho più nemmeno paturnie, mi sento più che altro un vegetale furibondo, e pazienza se forse è una contraddizione in termini e che non so di preciso con chi o cosa sono furibondo, ma l’irascibile rilassatezza la trovo fatta su misura per me, mi fa raccogliere le forze e vivere alla giornata”.
ci rido (e ci penso) da una settimana.
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4 commenti:
Eccoooooooooooo, ho finalmente trovato le parole. Sono una vegetale furibonda anche io! Poi stasera da casa (che sennò mi licenziano) proverò a spiegarti cosa significa secondo il mio modesto parere!!!
attendo ansioso :)
Ci sto ancora pensando....che c'è uno spazio cosmico dietro tal definizione!
urge telescopio!
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