mercoledì 27 aprile 2011

tempestività

mi sono iscritto a yoga al momento giusto.
dopo la scomparsa del sai baba si è liberato un posto come levitatore.

fornelli disperati – al tuaja

io non apparecchio quasi mai: mangio nella pentola. quando invece voglio fare lo sciccoso mi concedo l’agile tovaglietta ammericana da colazione. dicono che è sintomo di poca attenzione per se stessi.
Allora, forse, dovrei fare come il tuaja (il tovaglia, per chi non spiccica il milanes). al tuaja, ho sentito raccontare, era un tale delle mie parti che a metà del secolo scorso si portava in fabbrica la schiscetta e se l’apparecchiava con tovaglie e tovaglioli. enchanté. oggi, al massimo, uno che si fa chiamare al tuaja sarebbe sospettato di fiancheggiare il mullà omàr.
insomma, non ci son più le mezze stagioni e nemmeno i soprannomi di una volta (e, se non mi sbaglio, il dottor house si è innamorato).

se non hai di meglio da fare, mi scrivi qui sotto qual è il soprannome più bello che conosci?

e, se proprio sei in cassa integrazione, clicca qui http://www.gioco.it/gioco/Dinner_Decoration.html e gioca anche tu al gioco del tuaja!

venerdì 22 aprile 2011

melonieri disperati

venerdì santo, giornata di penitenza, pentimento e astinenza. sarà per questo che la mia capa, nonché titolare della melunera, oggi si è astenuta… dal venire in ufficio. senza avvisare, ha preferito gli ozi del ponte ai doveri professionali.
quando tornerà al lavoro, come tutti i melonieri italiani che si rispettino da un paio d’anni a questa parte, stretta nel pentimento ricomincerà a lamentarsi della crisi.

nota bene: questo post è stato scritto e pubblicato in pausa pranzo.

giovedì 14 aprile 2011

sacchetti

sono ecologista. eppure non capisco la battaglia contro i sacchetti di plastica: sono così utili per soffocarsi quando la squadra del cuore abbandona ingloriosamente la champion's. quelli biodegradabili si spaccherebbero.

mercoledì 13 aprile 2011

tappami le orecchie

lui ha un completo blu. da qualche indizio credo lavori per un’agenzia immobiliare. lo chiameremo “un tot al metro quadro”.
lei camicetta e gonna anonima, probabilmente fa la commessa. la chiameremo “un tot al chilo”.
seduti in treno vicino a me parlano di una serata a milano che “un tot al chilo” ha passato in un locale mal frequentato, dice, beccandosi qualche apprezzamento. “un tot al metro quadro” non aspetta altro. e la butta lì: “ma era gente normale o extracomunitari?”. “mah, di colore sembravano normali”, risponde “un tot al chilo” con vago rammarico.
e poi dicono che le radiazioni di fukushima non sono arrivate in europa. sono arrivate, sono arrivate. le distribuiscono un tot al pirla.

lunedì 4 aprile 2011

stonature di campagna

venerdì sera, breve passeggiata dopo "cold case". dalle mie parti, in queste sere di primavera c'è un sentore di letame nell'aria che è un peccato restare in casa.