oggi chiacchierando con un amico al telefono ci è venuta fuori questa strana combinazione musical-surgelata: "quattro stracci in padella". "quattro stracci" è una bella canzone di guccini, un pò rancorosa e forse troppo dotta come altre cose sue, scritta dopo un lungo amore finito. i "quattro salti in padella" sono un'istituzione per i casalinghi disperati. e poi quattro stracci stanno diventando certi vestiti che metto sempre, quasi con accanimento. nonostante nell'armadio stiano appesi, più o meno disordinatamente, diversi altri panni. ma certi jeans, certe scarpe gialle e certe camicie azzurre (che m'hanno detto: ti stanno bene) sono come il cd del momento, che lo ascolto in continuazione. e poi non so da quanto tempo non compro vestiti: il mio shopping compulsivo è raro e indirizzato su libri, dvd e musica.
allora quei "quattro stracci in padella" sono una piccola foto, molto artistica, degli ultimi due anni della mia vita. aprissi adesso un blog lo chiamerei proprio così. e questo sarebbe una sorta di editoriale. allora lo firmo. e grazie a effe.
-m
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